Agro Pontino: da Palude a Risorsa

COME NASCE IL PROGETTO CHE FAVORISCE LO SVILUPPO DEL TERRITORIO

“Agro Pontino: da Palude a Risorsa”. Ci sono situazioni in cui le parole sono chiare e scolpite. Lo slogan utilizzato per il Marchio creato ad hoc dalla Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino rientra proprio in una di queste situazioni. Perché tutto il progetto ruota e si sviluppa sull’identificazione territoriale, sul senso di appartenenza, sul fare fronte comune (pur conservando le proprie individualità) per cercare di creare condizioni favorevoli alla crescita dell’area di appartenenza.

Nasce così un Marchio che diventa il fulcro motore di un progetto più ampio, che richiede il coinvolgimento di tutti e rende parimenti tutti protagonisti. A cominciare da chi lo è sul campo: le cooperative della filiera agroalimentare locale.

L’iniziativa rientra in un articolato percorso di promozione territoriale promosso dalla Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino, che comprende anche momenti di studio e confronto sul comparto agroalimentare. Come quello che recentemente a Sabaudia ha richiamato economisti ed esperti di settore in un confronto a tutto campo con produttori, imprenditori e agricoltori, attorno alla traccia “Agro Pontino, la filiera locale nel cuore dell’Europa”.

Riannodiamo le fila del tempo e torniamo indietro, siamo nel 2016, quando Il Presidente della Cassa Rurale Maurizio Manfrin e l’allora Direttore Generale Gilberto Cesandri, battezzarono questo visionario percorso imprenditorialie.

«Puntiamo ad essere un riferimento concreto per il territorio – disse all’epoca il Presidente Maurizio Manfrin –. Siamo consapevoli di come, soprattutto negli ultimi anni siano cambiati gli scenari economici a livello italiano e internazionale, ed è per questo che la nostra Banca non solo sostiene le imprese locali, ma le affianca in maniera pratica. Essere insieme a Berlino per il secondo anno consecutivo, rappresenta in maniera ancora più evidente e marcata la nostra filosofia e strategia d’azione. I dati qualitativi e quantitativi del nostro territorio confermando un trend positivo. Obiettivo comune deve essere quello di migliorarsi costantemente, perché noi come Banca siamo i primi tifosi dei nostri produttori».

«La Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino – gli faceva eco il Direttore Generale, Gilberto Cesandri – ha avviato un percorso di rete che rispetta in maniera assoluta le diverse identità, valorizzandole. E’ chiaro che come territorio siamo pronti ad accogliere tutte le indicazioni utili per poter costituire un fronte comune che sia in grado di fronteggiare le esigenze dei mercati. Strade che avranno come fattore collettivo, la condivisione con tutta la filiera e i produttori, elemento essenziale dal quale non si può prescindere e punto di partenza per leggere ed affrontare i nuovi scenari economici».

Con questi presupposti, la CRA diventava sempre più catalizzatrice dell’economia con la valorizzazione ulteriore del settore agroalimentare sostenuta dal Marchio Agro Pontino, progetto di filiera, promosso a beneficio dei propri soci-clienti, che vede nell’appuntamento tedesco una delle tappe, ma non la sola, del processo di promozione delle cooperative locali.

A distanza di anni, nel 2023 il Consorzio diventa una realtà consolidata. Oggi conta 24 cooperative per un fatturato di oltre 28 milioni di euro. E nel 2024 comincia a camminare con le proprie gambe per le vie del mondo, sospinto dalla qualità e dalla cooperazione “Made in Pontinia”.

LA CRA DELL'AGRO PONTINO È STATA LA PRIMA BANCA IN ITALIA A REGISTRARE UN PROPRIO MARCHIO AL SERVIZIO DELLA FILIERA AGROALIMENTARE