Case History / Quattrociocchi di Bontà

Americo Quattrociocchi

L’Azienda Agricola Biologica “Quattrociocchi Americo” fonda le sue radici lontano nel tempo. La storia di questa impresa familiare inizia già a metà dell’Ottocento, nel cuore dell’antica Ciociaria ad Alatri, terra dei Ciclopi, a metà strada tra Roma e Napoli.  E’ qui che il susseguirsi di generazioni di agricoltori hanno man mano focalizzato la propria attività nella coltivazione di olive e nella loro trasformazione in quello che ormai tutti riconoscono essere l’Oro verde. Dalla storica residenza di famiglia ad Alatri, prima, all’attuale imponente sede di Terracina. Americo Quattrociocchi, il presidente, è discendente diretto dell’omonimo capostipite, ne eredita caparbietà, audacia e capacità imprenditoriale. Partendo da una azienda fortemente strutturata nella tradizione, Americo rinnova, cambia e trasforma.

 

Di quale produzione vi occupate?

«L’azienda si occupa della produzione di Olio Extra Vergine di oliva di altissima qualità, inoltre investe e celebra il proprio territorio raccogliendo ed esaltando le sue migliori produzioni: le olive, i paté, i sott’oli, le confetture, i sughi, le creme».

Quali sono i mercati di riferimento?

«Attualmente i prodotti Quattrociocchi sono apprezzati e distribuiti sulle migliori tavole e nel gota dell’Horeca di circa 50 paesi del mondo, oltre che nel territorio nazionale».

Quant’è la vostra superficie operativa?

«La sede operativa di Terracina, che ospita anche il nostro quartier generale, è di circa 3.300 metri quadrati coperti. A questa si aggiunge la sede di Alatri circa 1.800 metri quadrati e terreni coltivati per circa 100 ettari».

Quali sono i vostri obiettivi principali per il futuro immediato?

«Attualmente l’azienda si impegna ad adottare un precesso produttivo che miri alla riduzione dell’inquinamento ambientale. Investendo sulla green economy e nella sostenibilità dei processi produttivi. Infatti la produzione di energia elettrica utilizzata proviene dall’impianto fotovoltaico aziendale. La maggior parte delle materie prime proviene da aziende locali così da diminuire il trasporto su ruote. Inoltre i rifiuti provenienti dagli scarti alimentari vengono riutilizzati nelle centrali di biogas. L’obiettivo futuro è quello di eliminare in maniera definitiva l’uso di materiale plastico di consumo in tutta la filiera produttiva».

Come vedete la situazione attuale dal punto di vista dei produttori agricoli locali e il comparto in genere dell’agricoltura?

«Sicuramente per avere un futuro più roseo bisogna innovarsi di continuo e far conoscere queste produzioni eccellenti al di fuori dei confini nazionali, in modo da poter creare un reddito tale che sostenga le aziende produttive».