Fondata nel 1989 dall’ancora attuale Presidente Giuseppe Liotti, l’AGRI ITALIA fiorisce in armonia con la terra, coltivando tradizioni decennali sempre con uno sguardo al futuro e un’attenzione particolare ai rapporti umani e alla qualità della vita delle persone del nostro comparto.
Un’azienda dal forte impatto familiare che negli anni ha incontrato e accolto con sé altri produttori che hanno sposato e condiviso gli stessi obiettivi, specializzarsi in poche colture, tutte di prima gamma, alle quali dedicarsi con passione ed impegno, per portare nelle case di tutta Europa un po’ di Agro Pontino. «Siamo qualcosa di più di agricoltori, siamo 19 custodi di una storia che si intreccia con il paesaggio generoso che ci circonda – spiegano – . Da noi, la passione per la terra si traduce in prodotti di eccellenza. Ogni raccolto è curato con attenzione artigianale, garantendo la massima qualità ai nostri clienti. La nostra cooperativa si basa su un’organizzazione moderna che ritiene indispensabile concentrare la propria attenzione a produzioni rispettose per l’ambiente, all’utilizzo di tecniche agronomiche a basso impatto ambientale ed un controllo residuale costante che garantisca oltre il gusto la salubrità delle produzioni».
Il prodotto di punta è il ravanello, che sia a mazzo con foglia o snack imbustato. «Per noi è importante che sia sano, fresco, croccante e dal colore rosso brillante. lo produciamo 365 giorni all’anno con periodi di produzione maggiore da ottobre ad aprile su una superficie totale di circa 250 ettari. Un altro prodotto ormai importante è la trocadero, chiamata così all’estero è la nostra insalata cappuccina, ne produciamo 50 ettari sempre in più cicli, dal cespo somigliante ad una rosa, fresca e gustosa che viene prodotta da ottobre ad aprile, come anche il cavolo rapa al quale dedichiamo all’incirca gli stessi ettari, altra verdura da noi coltivata; in estate ci dedichiamo maggiormente alla produzione di angurie Dumara, classica anguria oblunga che va da 5 a 18 kg, un altro dei prodotti di eccellenza dell’Agro Pontino».
